Materiale
Informativo

Il medio corso del Torrente Grandone costituisce un corridoio ecologico di fondamentale importanza per il mantenimento della connessione ecologica tra il complesso dei colli del Monte Canto e il comparto planiziale dell’Isola Bergamasca, segregati dall’espansione urbanistica che negli ultimi anni ha caratterizzato le periferie dei Comuni di Carvico e Sotto il Monte.

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Rapporto tra l’area Hidrogest (in rosso) e i confini meridionali del corridoio ecologico individuato dallo Studio Arco Verde.

Il progetto di riqualificazione del corridoio ecologico afferente il torrente Grandone e la limitrofa area Hidrogest prevede le seguenti azioni:

  • riqualificazione spondale in presenza di alcuni brevi tratti artificializzati, con sistemazione delle sponde, piantumazione entro la fascia demaniale di essenze autoctone, talee di salice, e contestuale intervento di rimozione/contenimento delle essenze alloctone, per circa complessivi 90 metri lineari di sponda;
  • piantumazione ex-novo sul piano campagna di siepi semplici mitigative in luogo o ad ulteriore rinforzo della vegetazione spondale, in corrispondenza di alcuni tratti spondali caratterizzati da scarsa o nulla presenza di elementi vegetazionali, per circa complessivi 170 metri lineari;
  • piantumazione di nuclei arboreo-arbustivi areali lungo il settore centrale del varco, con la creazione di micro-habitat con funzione di stepping-stone, per circa complessivi 2.500 metri quadrati;
  • adeguamento della passerella ciclopedonale già presente sotto la S.P. 166 Via Pedrinelli, con naturalizzazione del sedime, posa di recinzioni di indirizzo dei flussi faunistici, creazione di nuclei arbustivi ai due margini del viadotto e creazione di soluzioni di continuità entro alcune barriere poste a sud del viadotto (muri perimetrali e reti metalliche a maglia fine);
  • creazione di una vasta area umida a carattere permanente di circa 300 metri quadri, in corrispondenza del sedime di un’ansa del paleo-alveo del torrente Grandone. La zona umida sarà impermeabilizzata nella porzione centrale con l’utilizzo di un’apposita geomembrana in caucciù sintetico EPDM (etilene propilene diene monomero), che non contenendo additivi inquinanti e non rilasciando sostanze nocive, consente la vita a flora e fauna acquatica. L’intervento prevede anche lo scavo e/o l’adeguamento di alcuni fossati irrigui atti a portare l’acqua la zona umida. Le regolazione di dettaglio delle acque sarà ottenuta grazie alla posa di alcuni piccoli chiusini e di alcune paratoie piane di regolazione. L’intervento sarà completato con la piantumazione nell’intorno della pozza di essenze igrofile, a rinforzo della formazione boschiva che già cinge il paleo alveo del torrente.

La passerella ciclopedonale che, attraverso il viadotto del Grandone, permette di superare la S.P. 166 Via Pedrinelli.

Contestualmente e in continuità con le azioni di riqualificazione del corridoio ecologico afferente il torrente Grandone, saranno realizzare presso l’area Hidrogest le seguenti opere:

  • creazione di una piccola zona umida ad acque ferme, superficie indicativa di circa 60 mq, limitrofa al corso del torrente. Anche in questo caso la zona umida sarà impermeabilizzata con l’utilizzo di un’apposita geomembrana in caucciù sintetico EPDM, e perimetrata con una staccionata in pali di castagno;
  • creazione di una fascia di vegetazione riparia a ontano nero (specie presente in loco ma solo saltuariamente), lungo tutto il corso del Grandone ricadente entro l’area Hidrogest (per una lunghezza lineare complessiva di circa 250 metri), con l’accompagnamento di pioppi e salici oltre a specie arbustive autoctone. L’intervento ha la funzione sia di consolidare le sponde del torrente sia di riproporre un ambiente forestale tipico dei corsi d’acqua minori del Bedesco, oggi quasi del tutto scomparso e di creare il giusto collegamento con le medesime azioni sviluppate poco più a nord;
  • piantumazione di una vasta macchia boscata (superficie di circa 5.000 metri quadrati) a querco-carpineto acidofilo a Molinia, formazione forestale peculiare del contesto territoriale dell’isola bergamasca. In adiacenza a questa formazione sarà inoltre recuperata una superficie a brughiera stabile, altro biotopo caratteristico dei territori del Bedesco.

Dettaglio costruttivo dello stagno artificiale: posizionamento del telone impermeabilizzante.

 

Cantiere

Approvato a novembre 2018 il Progetto Esecutivo, allegato di fianco, e appaltati i lavori, il cantiere si è aperto a inizio maggio 2019; la prima parte dei lavori, localizzata in zona Carvico prevedeva la sistemazione delle sponde del Grandone in vari punti, con ripiantumazione di essenze arboree locali e rimozione e contenimento delle essenze alloctone, piantumazione di nuove siepi e nuclei arborei con funzione di micro-habitat e creazione di una grande area umida nel paleo-alveo del Grandone. Questi interventi si sono conclusi intorno al 20 di maggio.

Il completamento del progetto, con le opere previste nell'area Hidrogest, era inizialmente previsto per i primi mesi del 2020. La pandemia ha fatto però slittare i lavori, che sono stati completati a inizio dicembre 2020.

Di seguito alcune immagini che mostrano lo sviluppo dei lavori (tra cui l'immagine di una Salamandra Pezzata che già approfitta dei nuovi supporti!), in allegato il file del Progetto Esecutivo, e l'album fotografico completo.

 

 

Allegati (6)

B1 Torrente Grandone Intervento previsto.pdf

B1 Torrente Grandone Studio di fattibilità.pdf

B1 Torrente Grandone Inquadramento cartografico.pdf

Lavoro di scienze.docx

Piantumazione a querco-carpineto

Creazione area umida e ripiantumazione spondale nell'area Hidrogest a Calusco d'Adda